Traiettorie pianistiche (avvalorate da inserti oggettuali)
Dal punto di vista artistico- musicale Anna Laura Longo elabora progetti fortemente connotati. La sua è una produzione eterogenea e ricca di sfaccettature.
Le opere realizzate nel corso degli ultimi anni esprimono con forza e chiarezza l'energia evolutiva del processo artistico. Le operazioni messe in campo danno un grande valore alle coesistenze tra linguaggi e codici espressivi (performance, scrittura, arti visive, ricerca sonora). Di solito è presente nei suoi lavori uno spunto o un elemento perturbatore che rende la ricezione animata e, il più delle volte, riformulata rispetto a codici per lo più consolidati.
Come musicista ha elaborato e portato in pubblico diversi récital pianistici (azioni sonore multiformi o concerti-spettacolo), in cui è coinvolta musicalmente in senso sperimentale e anche come voce recitante. Si trova particolarmente a suo agio nella dimensione del concerto-atelier, più volte sperimentata. Tra i vari récital abbiamo: Come un'eco l'indomani si apre, Klavier -reticolo, Sul concetto di evocazione del suono, Lunghe le mani sfilate dal suolo.
Per impreziosire o determinare il percorso sonoro vero e proprio viene costantemente perseguita una rivalutazione della presenza oggettuale.
L'oggetto preso in considerazione, usato come protesi o come reale integrazione o prolungamento rispetto allo strumento stesso (il pianoforte in primis), può essere l'utensile, visivamente riconvertito e anche opportunamente rivisitato e de-funzionalizzato oppure l'oggetto-scultura, autoprogettato e rispondente a un criterio estetico-visivo ben determinato e a sé stante. Appartengono a questo secondo gruppo i colli-sculture, che enfatizzano delle asimmetrie dal punto di vista costruttivo, e i revers in ferro, che vanno a comporre un'installazione vera e propria oltre ad essere impiegati in senso musicale e performativo.
Gli inserti (e innesti) oggettuali suddetti trovano una collocazione non soltanto a ridosso della cordiera o negli interstizi della tastiera, ma anche in zone periferiche del pianoforte e vengono inoltre lasciati agire fisicamente mediante particolari pratiche gestuali e performative, che sono frutto di ricerche composite.
Le installazioni che vedono come protagonista il pianoforte danno forma al progetto intitolato Pianoforti eterocliti e vi sono inclusi: Pianoforti coltellati per allegorie sonore, Pianoforti tellurici, Pianoforti - piantagioni, Tastiere con innesti volumetrici e sculturali, Scritture trasformiste, Pianoforti con aghi e aculei, Cordiere con lepidotteri in volo. Una recente indagine fa leva su alcuni strumenti aerofoni (clarinetti, trombe, tromboni) e strumenti a percussione defunzionalizzati - soprattutto timpani e tamburi - che vengono attivati attraverso pratiche di movimento, sempre con l'interpolazione di impianti scultorei mobili e modulari.
Una ricerca sul concetto di vuoto è stata elaborata nella performance Acme segreta, che si affianca a un brano pianistico sperimentale dal titolo omonimo.
Anna Laura Longo ha inciso per Taukay edizioni musicali il CD L'ombra della voce, con musiche di Andrea Amendola.
Sue composizioni originali sono state eseguite dal vivo e più volte trasmesse in radio o inserite in contesti espositivi.
È attiva nell'ambito delle performing-arts, con esplorazioni molteplici tra parola e gesto e con originali soluzioni di attivazione dello spazio.
Come saggista ha pubblicato tre volumi di argomento musicale legati in particolar modo alla contemporaneità, tra cui il libro-catalogo Viaggio nell'entroterra [Moviment-azioni pianistiche] dell'anno 2021 e Apparati di suoni metodicamente cruciali, dell'anno 2013, vincitore del premio internazionale Lago Gerundo. Come poetessa ha al suo attivo cinque volumi di ricerca poetica tra cui Declinazioni del timbro, dell'anno 2023.
Si unisce al corpus di pubblicazioni suddette un insieme di testi di teatro musicale e lavori di drammaturgia, in lingua originale e con traduzioni.
Intensa l'ideazione e la realizzazione di libri d'artista (accompagnati da tracce audio), per cui ha avuto svariati riconoscimenti. In tal senso sue opere sono presenti in diversi musei e istituzioni a livello internazionale (Messico, Venezuela, Perù, Argentina, Spagna, Francia, Svizzera, Italia, Giappone). Alcune opere appartenenti a questo settore sono: In un singolo punto nodoso, Cloroplasti, Vision blanche, Atterraggio lunare n.1, Avanstrutture, VoumetricOscuro, Exfoliacion2 e Materializzazioni poetiche (quest'ultimo presente in versione italiana, francese e spagnola). L'integrazione o fusione tra aspetti visivi e concretizzazioni sonore risulta essere particolarmente vivificante e sensorialmente accattivante.
L'altro filone di ricerca riguarda le installazioni e le opere visive di medio e grande formato. Da questo punto di vista viene dato un risalto a materiali fortemente eterogenei e malleabili. Tra le principali installazioni abbiamo: Alpha Siderea (Ferri e occhialoidi), Nelle zone di un invalicabile grano, Avanstrutture utopico-avveniristiche, Asimmetrie leali, Nuovi revers in ferro, Pannelli con nervature, Poggiavolti elegiaci, Exfoliacion2, Tasche estraibili.
Anna Laura Longo partecipa attivamente anche al dibattito sulla sperimentazione didattica e alle riflessioni riguardanti il suono e piú ampiamente le arti sonore ed è coinvolta sul piano della critica e saggistica musicale con contributi testuali tra cui articoli, saggi, recensioni a cui si aggiunge spesso la stesura di programmi di sala per concerti e récital. Da questo punto di vista si sono avvicendate collaborazioni svariate con riviste italiane ed estere. Nel 2024 è iniziata una collaborazione con ITAMAR (Revista de investigación musical - Territorios para el arte, dove è stato pubblicato il saggio Il concetto numerico e le regole proporzionali tra visibile e udibile. Si tratta di una rivista pubblicata dall' Università di Valencia.
Come autrice è inoltre artefice di scritti originali definiti "testi mistilinei" che ruotano intorno al suono e si basano su commistioni tra parola poetica, prosa poetica, riflessione critica e immagine.
Pluripremiata in ambito pianistico- musicale e nel campo delle arti, lavora attualmente come ricercatrice indipendente. A partire dal 2007 ha dato impulso a uno studio-atelier in Roma, portando anche fuori porta seminari e vicende laboratoriali.
Si segnalano presenze di sue opere e dispositivi installativi in musei e in festival in sedi internazionali.
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